Scritto da Segreteria Venerdì 4 Ottobre 2024
Assemblea comunitaria parrocchiale (spunti della serata)
Chiesa Natività BMV – Tricase, 30 settembre 2024
“Da come vi amerete vi riconosceranno”
“Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri». (Gv 13,35)
Sarà questa l’icona biblica che ci guiderà e ci motiverà in quest’anno pastorale cari figli. Sarà questo l’obbiettivo che ci proponiamo: farci riconoscere come cristiani. E per raggiugere questo obbiettivo dovremo imparare ad amarci di più. Ma per amarsi veramente, è necessario conoscersi veramente. E per conoscersi, bisogna entrare nel vissuto dell’altro. Non basta sapere dove abita, di chi è figlio, con chi è sposato, dove lavora. Non basta ritrovarsi per una pizza o una gita. Bisogna entrare, con discrezione, nella vita dell’altro…comprendere le sue sofferenze, condividere le sue gioie, capire i suoi errori senza giudicare; esserci soprattutto quando è nel bisogno, avere il coraggio di ammonirlo, con umiltà, quando sbaglia...
L’invito di Gesù è provocatorio perché, anzitutto mi stimola a riflettere su quale concezione ho io dell’amore: cosa significa per me amare? Come amo? Qual è il ‘limite’ del mio amare? Dalla risposta quotidiana sul campo d’azione, si capirà se sono o meno un discepolo di Cristo, come affermo a parole di essere solo perché battezzato.
Non dobbiamo pensare di essere inadeguati, o di dover puntare a raggiungere traguardi inaccessibili o valori troppo alti… “Ti basta la mia Grazia;” ci dice il Signore “la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza.” (2 Cor 12,9). Significa che cioè noi dobbiamo solo dare la nostra disponibilità e il nostro consenso a lasciarci guidare dallo Spirito Santo.
In questo primo anno ho osservato la nostra vita parrocchiale con tutte le sue attività e le sue dinamiche. I punti di forza sono davvero tanti, ma vanno motivati a mio avviso. Perché ci sia motivazione nelle cose che viviamo c’è bisogno di un obbiettivo comune. Ecco il perché di un’icona biblica che ci guidi: per quest’anno dobbiamo imparare ad amarci. Faremo ogni cosa che già stiamo facendo, solo perché vogliamo imparare ad amarci. Come sempre, parteciperemo alla messa, faremo feste, processioni, incontri formativi, giochi, pellegrinaggi, pranzi, cene, uscite culturali…tutto ciò che sarà insomma, ma… tutto motivato per raggiungere l’obbiettivo comune: imparare ad amarci.
Nei vari ambiti, dalla catechesi alla liturgia, dalla pastorale familiare, giovanile, dei fanciulli, alla carità e all’accoglienza verso gli ultimi, agiremo con l’intento di prendere a cuore e prenderci cura dell’altro, consci di fare del bene anche a me stesso e a tutta la comunità. Per questo c’è bisogno di tutti. C’è bisogno di sinergia, di collaborazione disinteressata, umile, senza ombra di protagonismo, invidie, gelosie, che compromettano il raggiungimento dell’obbiettivo.
NELLA CATECHESI: Puntiamo anche sui genitori! Cari papà e mamme, chiediamo il vostro aiuto per i vostri figli. Fermiamoci e formiamoci anche noi insieme con loro. Anche se viviamo tempi difficili o situazioni familiari che scricchiolano, facciamo sentire comunque la nostra vicinanza ai figli, ‘perdendo’ un po’più del nostro tempo con loro e non cercando di impegnare tutto il loro tempo nelle molteplici attività. Incominceremo coinvolgendovi di più anche nella messa.
NELLA LITURGIA: Puntiamo sulla messa con-celebrata! Significa celebrare all’unisono, comunitariamente già nelle preghiere, senza disperdere forze, puntando sulla qualità della messa e non sulla quantità delle messe. Prendendoci quel tempo per ricaricarci e stare insieme tra di noi e con Dio. E’ un tempo di eternità e di pace. Si prepara bene. Si vive senza orologio. Senza telefonini. Dio, non riesco ad incontrarlo se non predispongo il mio cuore al colloquio. Non lo posso sentire se non spengo un po’ la connessione con il mondo. Facciamo più silenzio tra le letture e il canto dell’alleluia, per ‘digerire’ quella Parola. Dopo la comunione per il ringraziamento. Incomincerò da me magari, con un’omelia più corta, per dare più tempo al silenzio. Bene invece il momento di raccoglimento durante la consacrazione. Bravi!
CON I GIOVANI: Puntiamo sul dare fiducia! È una situazione complessa indubbiamente quella dei ragazzi. Ma non lagniamoci solamente dei nostri giovani. Prima di loro, anche noi abbiamo vissuto le loro fasi… e guardandoci oggi, da adulti, in alcuni casi, onestamente dovremmo stare attenti alle ‘travi’ che sono nei nostri occhi prima di giudicare le loro pagliuzze. Parliamo sempre di essi come ‘la speranza per il futuro’ ma spesso poi li denigriamo, offendendoli come ‘buoni a nulla’ per il futuro. Quanto spazio stiamo lasciando loro? Vi assicuro che ascoltandoli individualmente e soprattutto consapevolizzandoli di più, sanno solo sorprendere!
NELLA PASTORALE ORDINARIA: Puntiamo sul prenderci cura! Dalle persone sole, agli ammalati, alle situazioni particolari; dalla vita spirituale, ai luoghi sacri, ai momenti comunitari. Interessiamoci di più a ciò che accade, alla cura delle strutture anche, non con atteggiamento da comàri, ma sempre per aiutare e migliorarci. Informiamoci quando una persona non sta bene (e rendetemi partecipe per favore). Si parla sempre di ‘fare rete’ attorno a queste situazioni, ma molte volte ciò non accade. Stiamo attenti al fariseismo!
TRADIZIONI, FESTE e PIETÀ POPOLARE: Puntiamo sul dare testimonianza! Le feste patronali, le processioni, le novene e tutto ciò che di tradizionale viviamo nella nostra parrocchia, devono arricchirci spiritualmente e non ancorarci nostalgicamente al passato. Dobbiamo agire e progettare sempre con l’intelligenza che è dono di Dio all’uomo. Gli animali agiscono per abitudini, gli uomini usano la ragione. Preghiera, comunione, collaborazione, generosità, senso di appartenenza e poi anche tradizione…questi sono gli ingredienti per crescere, organizzare e vivere al meglio gli appuntamenti. La trasparenza, la condivisione e la collaborazione nell’organizzare gli eventi, sono invece alla base per una buona riuscita degli stessi.
CARITÀ: “i poveri li avrete sempre con voi”: Ci sono i poveri nella nostra comunità? Si, ci sono. E vi sono povertà diverse. Dobbiamo però stare attenti ad aiutare le persone in base al loro reale bisogno. Non posso dare denaro ad una persona che andrà a bruciarlo nella droga o a sperperarlo nell’alcool o nel gioco d’azzardo. È più semplice ed immediato è vero, ma così lo sto solo aiutando a morire prima. Devo invece aiutarlo a cambiare e salvarsi. Dobbiamo individuare insieme questi fratelli ed aiutarli a comprendere che solo se si lasciano aiutare come conviene e non come vogliono, allora l’aiuto sarà efficace. Persistono furti continui sia dalla cassetta delle offerte sia dal cesto dei viveri ai gradini dell’altare. Ciò non va bene ovviamente. Per quanto concerne le offerte delle messe con più intenzioni, è bene ribadire che, tolta una singola offerta per il celebrante, il resto va nella cassa per i bisogni della parrocchia. È stato anche grazie a questo introito se abbiamo risanato il debito delle feste patronali.
Vi comunico già che, non appena sarà pronto, le offerte per la parrocchia e delle messe celebrate, non si daranno direttamente al celebrante in sacrestia, ma verranno introdotte all’interno di un bussolotto posto dietro la balaustra del presbiterio. Questo per garantire non solo la riservatezza, ma anche la facoltà di destinare ciò che si vuole con libertà e senza alcuna soggezione. Poi si può comunque entrare in sacrestia semplicemente per salutare. È sempre un piacere accoglierviJ
INOLTRE: Spese per lavori straordinari eseguiti e in programma: Integrazione di 2 altoparlanti nell’assemblea. Installazione di ulteriori telecamere di sicurezza. Bussolotto blindato per offerte.
Si prevede una ripresa per i Lavori di ristrutturazione casa parrocchiale Marina Serra (almeno l’esterno per un po’di decoro) Organismi scaduti da ricostituire: Consiglio pastorale, Consiglio affari economici, Comitati feste (san Vito – Madonna di Loreto). La partecipazione è aperta a tutti.